Con il tempo, si sono sviluppate modalità di intervento terapeutico per diverse tipologie di persone e si è quindi giunti ad utilizzare questo metodo per esplorare il sé, le problematiche psichiche e le risorse emotive e relazionali dei soggetti.
L’Arteterapia si fonda sulla potenzialità dell’arte di far accedere il soggetto a dimensioni dell’esperienza difficilmente contattabili con le sole parole, di dare loro forma e colore e di tradurle in un codice condivisibile. Favorisce la creatività, la capacità di comunicazione e lo sviluppo personale. Non si tratta esclusivamente di un trattamento legato a un disagio psicologico, ma anche di un processo di trasformazione, dove l’obiettivo è “trasformare l'uomo per mezzo dell'arte”.
L’esperienza di gruppo consente lo sviluppo di risorse non solo espressive, ma anche relazionali, in un percorso fatto insieme con il corpo e con la mente. Le tecniche legate all’Arteterapia hanno proprio la funzione di porre in migliore comunicazione corpo e mente. La creazione di immagini, insieme alla possibilità di “dare loro voce”, promuove l’integrazione tra la dimensione sensoriale-corporea dell’esperienza e quella mentale. Attraverso l’uso della dimensione corporea, il terapeuta facilita nel soggetto l’emergere delle emozioni, dei desideri, dell’aggressività, delle paure così da permettergli di conoscerle ed affrontarle in maniera più adattiva.
Il terapeuta aiuta ad accogliere, legittimare, rispecchiare, amplificare i messaggi del soggetto con parole, disegni, attività pratiche. Tale processo avviene cogliendo non solo ciò che è bello e gradevole allo sguardo, ma anche ciò che risulta più comunicativo e significativo. Come nel linguaggio dei neonati 'mmm' diventa 'mamma', allo stesso modo lo scarabocchio del bambino acquista significato perché c'è qualcuno che chiede 'cos’è?'. Lo stesso processo avviene nei laboratori di Arteterapia: qualcuno, ossia il terapeuta, chiede 'cos’è?'. Con la guida di un esperto è possibile scaricare stress e tensioni anche con uno scarabocchio, oppure ballando e assumendo determinate posizioni si comprende di “non avere ma di essere un corpo”.